Continua a scendere il prezzo del gas. I livelli arrivano ai livelli di dicembre 2021 prima della guerra in Ucraina.
Il prezzo del gas è in discesa e fa sperare che non ci saranno problemi per il resto dell’inverno anche a causa delle temperature meno rigide della media e all’aumento di Gnl e fonti di approvvigionamento alternative. Ad Amsterdam le quotazioni sono scese del 6,4% a 51,4 euro al megawattora, ai minimi dalla fine di 2021.
Scende sotto la soglia dei 55 euro al megawattora il prezzo del gas che torna ai livelli prima della guerra in Ucraina di settembre e dicembre 2021 quando non erano state tagliate le forniture di gas russo. Dall’inizio dell’anno il prezzo ha registrato un calo del 32%. Quotazioni in flessione anche a Londra dove si attestano a 130 penny per mille unità termiche britanniche (Mbtu), con una flessione del 5%. Il calo prosegue da ormai cinque settimane e quello di oggi supera anche il 15% di ieri al Ttf.
Il ritorno ai prezzi precedenti alla guerra russa
Secondo gli esperti però anche se il prezzo del gas è in netto calo, la crisi energetica non è finita. Il problema maggiore per i mercati dell’energia deriva dall’eccessiva dipendenza dai combustibili fossili. Questo li rende esposti ai vari eventi geopolitici e alle dinamiche che si susseguono, restano così fragili di fronte agli avvenimenti. Per evitare shock futuri molti credono che sia essenziale costruire più energia rinnovabile possibile.
“Al momento sembra non esserci fine alle perdite sul mercato europeo del gas”, hanno scritto gli analisti della società di trading Energi Danmark. “La situazione di panico dello scorso anno è stata sostituita dalla fiducia che l’Europa supererà questo inverno senza problemi di approvvigionamento, poiché la domanda è bassa a causa del clima mite mentre i depositi sono pieni molto più del solito in questo periodo dell’anno”, si legge in un report.
